A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore

riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 6 Settembre 2023 (Lc 4, 38-44) - Apostola Tiziana

September 06, 2023 Le Apostole della Vita Interiore Season 9
riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 6 Settembre 2023 (Lc 4, 38-44) - Apostola Tiziana
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
riflessioni sul Vangelo di Mercoledì 6 Settembre 2023 (Lc 4, 38-44) - Apostola Tiziana
Sep 06, 2023 Season 9
Le Apostole della Vita Interiore

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RIFLESSIONE:

Mai dire Non posso. È una parola che pronunciamo con troppa leggerezza, è una parola micidiale, è una parola che spesso liquida i problemi senza lasciarceli neppure affrontare, è una parola che molto spesso uccide la nostra carità. Ho ricevuto una lettera da un lebbrosario di una nostra sorella che vive tra i lebbrosi scriveva.” Oggi ho avuto tanta forza da una scena che Dio mi ha messo sotto gli occhi: ho visto un povero lebbroso che non cammina più, un lebbroso che si trascinava senza gambe;l'ho visto aiutare un bimbo poliomielitico a camminare. Il piccolo era aggrappato alle sue spalle e  lui si trascinava carponi intorno alla Capanna. La scena mi ha fatto piangere” Ha commosso anche me e ho chiesto perdono a Dio per tutte le volte che davanti a una carità ho detto non posso. Ci siamo tanto abituati a queste due parole che le portiamo in noi costantemente.È un cliché preparato dal nostro egoismo Quand'è che in realtà non possiamo? Se non possiamo fare noi, possiamo almeno trovare chi farà per noi; se non possiamo fare oggi, possiamo fare domani; se non possiamo fare tutto, possiamo almeno fare qualcosa, possiamo sempre pregare. E’ tremendo dire non posso. E’ la  ghigliottina della carità cristiana. Bisogna bandire   queste parole. Quando non posso veramente posso, almeno calarmi nel bisogno del fratello e versare una lacrima con lui.



+ Dal Vangelo secondo Luca +

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Parola del Signore.

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RIFLESSIONE:

Mai dire Non posso. È una parola che pronunciamo con troppa leggerezza, è una parola micidiale, è una parola che spesso liquida i problemi senza lasciarceli neppure affrontare, è una parola che molto spesso uccide la nostra carità. Ho ricevuto una lettera da un lebbrosario di una nostra sorella che vive tra i lebbrosi scriveva.” Oggi ho avuto tanta forza da una scena che Dio mi ha messo sotto gli occhi: ho visto un povero lebbroso che non cammina più, un lebbroso che si trascinava senza gambe;l'ho visto aiutare un bimbo poliomielitico a camminare. Il piccolo era aggrappato alle sue spalle e  lui si trascinava carponi intorno alla Capanna. La scena mi ha fatto piangere” Ha commosso anche me e ho chiesto perdono a Dio per tutte le volte che davanti a una carità ho detto non posso. Ci siamo tanto abituati a queste due parole che le portiamo in noi costantemente.È un cliché preparato dal nostro egoismo Quand'è che in realtà non possiamo? Se non possiamo fare noi, possiamo almeno trovare chi farà per noi; se non possiamo fare oggi, possiamo fare domani; se non possiamo fare tutto, possiamo almeno fare qualcosa, possiamo sempre pregare. E’ tremendo dire non posso. E’ la  ghigliottina della carità cristiana. Bisogna bandire   queste parole. Quando non posso veramente posso, almeno calarmi nel bisogno del fratello e versare una lacrima con lui.



+ Dal Vangelo secondo Luca +

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Parola del Signore.